Trattamento acqua nel centro benessere del resort Villa dei cedri

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Continuando nella propria politica di rendere l’ambiente sempre più accogliente e nel contempo di ridurre i costi di gestione, la Direzione del Resort, visti i buoni risultati ottenuti con il primo intervento, ha deciso di completare il trattamento dell’acqua del centro benessere.

L’intervento ha consistito nella installazione di due apparecchi su due generatori di vapore per bagno turco e nell’installazione di due apparecchi specifici per coadiuvare l’azione prevista dalla normativa vigente nella lotta ai batteri ed in particolare al batterio della legionella pneumophila.

L’azione contro il calcare e contro i batteri corrono di pari passo, non curare bene il crescere del calcare in qualche modo vanifica o riduce l’azione contro i batteri per cui ci si deve accertare che entrambe procedano con successo.

Pochi mesi prima di questa decisione, il manutentore aveva deciso l’installazione di un addolcitore, impianto che, a parte gli effetti collaterali pesantemente negativi, di norma è utile a prevenire la formazione di calcare sempre che sia dimensionato correttamente sulla base dell’utilizzo reale dell’acqua, che vengano correttamente sostituite le resine di scambio quando esauste, che venga alimentato correttamente di sale ed, infine, che sia tarato correttamente.

Operazioni tutte tutt’altro che scontate tanto è che qualcosa sembrava non funzionare come previsto, di qui la decisione di adottare AQUARING e disattivare l’addolcitore.

L’unico punto dove avere un riscontro immediato viene individuato in un generatore di vapore HARVIA: sotto la macchina è infatti installato un silicon cup, trasparente, dove si può vedere eventuale materiale che vi precipita.

Qui sotto una prima foto scattata immediatamente prima di installare l’AQUARING H 25 destinato a questa macchina e dopo qualche mese dalla installazione dell’addolcitore.

 

E’ evidente che nel fondo di questo contenitore, che non è stato aperto, ci sono depositi di calcare che si presenta sotto forma di pietrisco.

Qui sotto pubblichiamo alcune foto della silicon cup e del materiale trovato all’interno, effettuate dopo poco meno di un mese dalla messa in funzione di AQUARING H 25: chiaramente la quantità è decisamente superiore e, quel che più interessa, la qualità è completamente diversa, non si tratta più di pietrisco bensì di pezzi ricurvi che lasciano capire come si siano staccati dal tubo di cui mantengono appunto la curvatura.

04/04/2019

18/04/2019

 

   

08/05/2019

La conclusione che si può trarre è senza dubbio che è stato molto opportuno installare AQUARING che ha provocato l’inibizione alla formazione di nuovo calcare ed ha iniziato il disfacimento del calcare preesistente, calcare che aveva ridotto la sezione del tubo di adduzione ma soprattutto la capacità di scambio nel generatore di vapore con conseguente notevole incremento di costi energetici: un mm di calcare fa aumentare il costo dell’energia del 15%.

L’addolcitore non aveva presumibilmente apportato alcun beneficio, aveva dato la speranza di aver eliminato il calcare ma, al contrario, un probabile funzionamento non corretto, dava una realtà ben diversa.

Questa situazione è relativa ad un generatore di vapore, sarà interessante monitorarlo in futuro ed ispezionare il secondo al fine di verificare cosa è accaduto perché con questa produzione di calcare ci sono buone probabilità che se non ha la possibilità di uscire dai tubi, ci sia una grossa riduzione di sezione e quindi di portata, almeno sino a quando, con il tempo, non si sarà sciolto completamente